La presentazione di Free To X, la nuova società controllata di Autostrade per L’Italia dedicata allo sviluppo di servizi avanzati per la mobilità, è l’occasione per introdurre ed avviare nell’ambito delle attività di InfraView, qualche riflessione intorno alle linee di evoluzione della mobilità e delle infrastrutture dal punto di vista della transizione energetica, dell’ambiente e della sostenibilità -ambientale, economica e sociale.
Anche grazie alla spinta propulsiva del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la sostenibilità, l’economia circolare e la digitalizzazione rappresentano i cardini di un nuovo modo di concepire le infrastrutture e la mobilità che pone il rilancio degli investimenti, dei trasporti e della logistica, in un’ottica di forte innovazione. In effetti, gli scenari della mobilità stanno cambiando velocemente, anche per l’accelerazione impressa dalla pandemia che ne ha modificato i paradigmi; diventa indispensabile cercare di immaginare quali saranno le prossime necessità e le evoluzioni tecnologiche che caratterizzeranno in futuro la domanda di spostamento di persone e merci.
Il settore dei trasporti genera circa il 30% delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera, di cui il 72% viene prodotto dal solo trasporto stradale: sono necessari cambiamenti strutturali per abilitare la transizione efficace ed equilibrata verso un’economia a basse emissioni da raggiungere il prima possibile, con due date simboliche ad indicarne le tappe, il 2030 (accordo di Parigi) e il 2050 (Neutralità Climatica).
Ci sono due modi per ridurre le emissioni di CO2 di un’auto: rendere il veicolo più efficiente oppure cambiarne la tipologia di alimentazione. Proprio nel tentativo di adattarsi al cambiamento in atto, il settore automotive ed il suo indotto stanno vivendo un periodo di trasformazione epocale; si tratta di una trasformazione che non interessa direttamente solo le case costruttrici di veicoli ma interi comparti che nell’automotive di un tempo avevano un ruolo accessorio e invece oggi diventano cruciali. Di riflesso, cambiano i modelli di business dedicati di aziende di settori diversi come l’IcT, le compagnie energetiche ma anche banche e assicurazioni: tutto ciò rende i mercati più liquidi e le tradizionali distinzioni tra settori meno stabili, alla ricerca di nuovi equilibri.
Il rapido ritmo dell'innovazione e i frequenti salti tecnologici, soprattutto nell’ambito dello sviluppo del software, stanno accorciando il ciclo di sviluppo di nuovi mezzi elettrici; solo in Europa sono previsti entro il 2025 più di trecento nuovi modelli: il 2020 è stato l’anno delle auto elettriche. Secondo il report 2021 sui veicoli elettrici dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), il 2020 ha segnato un record nella percentuale di nuove auto elettriche e ibride plug-in (PHEV) immatricolate, che sono state il 4,6% del totale – un aumento del 70% rispetto all’anno precedente. In termini assoluti, le auto elettriche immatricolate nel 2020 in tutto il mondo sono state circa 3 milioni. Un mercato ancora certamente di nicchia, quindi, ma che inizia a trovare i propri spazi. Soprattutto in Europa, dove sono avvenute quasi metà di queste nuove immatricolazioni (1,4 milioni) e dove i veicoli elettrici ormai sono il 10% delle auto vendute. Il risultato è una crescita generale nel continente, in controtendenza rispetto al resto del mercato delle auto in Europa che nel 2020 si è contratto del 22%.
Ma per garantire la diffusione delle auto a basse emissioni bisogna garantire l’accessibilità delle stazioni di ricarica. Nel percorso intrapreso verso la sostenibilità ambientale, la mobilità elettrica non certamente è l’unico elemento di rilievo ma sicuramente rappresenta il passaggio più immediato; di conseguenza, la prima necessità da soddisfare diventa la creazione di una rete di infrastrutture di ricarica che sia accessibile sull’intero territorio nazionale e che consenta di utilizzare l’alimentazione alternativa superando il vincolo di autonomia del singolo modello di automobile.
Free To X nasce con la mission di favorire la mobilità green e con l’obiettivo di diventare leader nei servizi all’utente per la mobilità integrata sostenibile, urbana ed extraurbana. Per raggiungere questo obiettivo, la società sta realizzando una fra le più estese reti europee di ricarica ad alta potenza per veicoli elettrici; questa rete consentirà tempi di ricarica celeri (di 12'-15'), con ciò rendendo compatibili i viaggi di lunga percorrenza all’insegna dell’elettrico e contribuendo a facilitare la scelta dei viaggiatori verso una nuova mobilità. Questi investimenti infrastrutturali, uniti alle performance dei mezzi in termini di autonomia e velocità di ricarica, possono consentire all’utente la scelta dell’elettrico anche fuori dal contesto urbano.
Nell’ambito della Regione Lazio tale scenario apre risvolti enormi per le imprese e per i territori su cui vale la pena di soffermarsi:
A proposito di mezzi pesanti, invece, se l’elettrico rappresenta un’opportunità per il medio/lungo periodo, la sostituzione delle flotte dei veicoli pesanti da diesel a GNL (gas metano liquefatto) e CNG (metano «tradizionale» per autotrazione) rappresenta un’occasione di evoluzione delle stazioni di servizio nel brevissimo periodo. I veicoli cosiddetti pesanti (>3.5 tonnellate) a metano hanno superato le 20.000 unità circolanti nel 2019 (Fonte: ANFIA) e l’Italia è stato il primo Paese in Europa per immatricolazioni di veicoli commerciali leggeri e pesanti CNG e GNL nel 2019 (dati EAFO).
Dunque, per contribuire a soddisfare la domanda e in linea con l’obiettivo di supportare la sostenibilità ambientale, Free To X ha definito tramite un memorandum d’intesa con operatori del settore, un piano di sviluppo di stazioni di rifornimento per carburanti alternativi (metano - CNG / LNG e idrogeno).
È un momento di fortissima trasformazione del sistema infrastrutturale italiano. La nascita di operatori del calibro di Free To X non fa che accelerare la corsa verso un sistema di mobilità più efficace e sostenibile.